ECCO LA CONFERENZA DI MICCOLI IN LACRIME / PALERMO – Fabrizio Miccoli ha parlato oggi in conferenza stampa delle accuse che gli sono state mosse riguardo rapporti con persone legate alla mafia. L’ex capitano del Palermo ha parlato in lacrime chiedendo scusa ai propri tifosi.
Gli inquirenti avevano messo sotto controllo il telefono del mafioso nella speranza di riuscire ad arrivare alla cattura del padre che, due anni fa, era latitante.
Miccoli ha indetto oggi una conferenza stampa, dopo essere stato interrogato per quattro ore dagli investigatori che stanno seguendo l'indagine che lo accusa di due pesanti reati: estorsione e accesso abusivo a un sistema informatico.
dichiara tra le lacrime il calciatore.
L'ex capitano del Palermo e simbolo di una città vuole chiedere scusa anche alla sua famiglia e ricorda di essere cresciuto in un contesto di valori. "Chiedo scusa alla famiglia Falcone. Avevo già contattato la signora Falcone, lei mi ha detto che bastava chiedere scusa a tutta Palermo. E sono qui per questo".
Ma su queste dichiarazioni del calciatore arriva repentina la smentita della sorella del giudice icona dell'antimafia: "Non è vero che Fabrizio Miccoli ha parlato con me. Voleva farlo, ma non abbiamo parlato. Ha cercato di contattarmi per chiedermi scusa. Miccoli non deve chiedere scusa a me. Deve chiedere scusa a Giovanni, ai siciliani, ai tanti tifosi che hanno creduto in lui".
Tra le tantissime lacrime l'ex capitano del Palermo sottolinea inoltre di essere contento che sia uscito tutto, "ho voluto essere amico di tutti, della città. Quando finirà questa storia voglio fare il testimonial della legalità. Spero che la signora Falcone me lo permetta, voglio partecipare alla sua associazione". Ribadisce più di una volta di non essere un mafioso, "ho cercato di non essere in questi anni il capitano del Palermo, ma Fabrizio per tutti. Ho trascurato la mia famiglia per essere un palermitano. Ho frequentato tutti pensando che mi potessero dare vera amicizia, ho sbagliato".