Ventinovenne trovato privo di vita nel garage della nonna a Conselve. Ha lasciato su facebook il suo ultimo messaggio pieno di delusione CONSELVE. La delusione per il lavoro che manca e che soffoca anche la voglia di indipendenza, la sensazione di non aver più nulla da ricevere dagli altri, la paura di trovarsi soli, senza amici né affetti. Poco prima di togliersi la vita
Fabio Delon, 29 anni compiuti ad agosto, ha cercato di tradurre le inquietudini che lo accompagnavano. Lo ha fatto affidando i suoi pensieri a facebook, lasciando ai suoi amici in rete un messaggio che suona come una estrema e disperata richiesta di libertà. Fabio la sua scelta l’aveva già fatta e l’ha messa in pratica subito dopo, ieri nel primo pomeriggio. Era andato a casa della nonna, come faceva spesso, in via Arre. Intorno alle 14.40 i familiari lo hanno trovato ormai senza vita, appeso a una corda nel garage a fianco dell’abitazione.
Fabio viveva con i genitori a pochi passi dal centro.
I carabinieri di Conselve non hanno trovato biglietti o altri messaggi. Attualmente era disoccupato. Una volta terminati gli studi aveva cambiato numerosi lavori, senza però arrivare mai a nulla di stabile o di definitivo. Una precarietà sempre più diffusa fra i giovani, una condizione che per Fabio ormai era diventata insostenibile. La notizia del suicidio si è sparsa velocemente a Conselve, dove Delon era conosciuto soprattutto per il suo impegno come volontario della Pro loco e per aver lavorato per un periodo anche al Rendez Vous, uno dei locali più frequentati dai giovani conselvani. Da qualche mese era tornato a Conselve dopo aver trascorso un anno in Inghilterra, dove aveva trovato un’occupazione. L’estate scorsa aveva collaborato attivamente alla Fiera di Sant’Agostino.
«Era un ragazzo sempre pronto a dare una mano» affermano i volontari della Pro loco «Quando c’era da mettersi all’opera non si tirava mai indietro e sapeva fare un po’ di tutto. La notizia ci ha lasciato senza parole».Chi lo conosce lo descrive come taciturno ma non per questo chiuso in se stesso. Gli piaceva stare in compagnia, in mezzo alla gente. Ma a quanto pare non aveva lasciato trapelare più di tanto il suo disagio. Tanti suoi amici hanno letto quel suo messaggio lucido e disperato. «E ora vecchio? E ora che siamo tutti qui a piangere per te sei contento?», scrive un’amica
«L’hai fatta grossa, ma noi ti vogliamo bene lo stesso».Fonte: http://mattinopadova.gelocal.it/