Straordinaria impresa di Valeria Straneo ai Mondiali di atletica di Mosca. L'atleta azzurra ha vinto la medaglia d'argento nella maratona al termine di una gara condotta nelle prime posizioni fin dai primi chilometri. L'oro è andato alla keniana
Edna Kiplagt, campionessa del mondo in carica e grande favorita della vigilia. La Kiplagat ha tagliato il traguardo sulla pista dello stadio Luzhniki con il tempo di 2'25"44, con un vantaggio di 13 secondi sulla Straneo e di due minuti sulla giapponese Kayoko Fukushi.
Per l'Italia comunque una medaglia storica, la seconda nella
maratona femminile ai Mondiali dopo il bronzo conquistato da Ornella Ferrara a Goteborg nel 1995. La Straneo ha provato a dettare il ritmo della corsa fin dai primi minuti. Alle sue spalle si è presto formato un gruppetto ristretto, composto dopo 15 chilometri da sette atlete (due etiopi, tre keniane, una cinese, e la giapponese Fukushi), tra cui
Edna Kiplagat e Meselech Melkamu.Dopo aver fatto una prima selezione, la
Straneo dopo 20 chilometri ha chiamato in azione anche le avversarie, allargandosi e lasciando spazio alle keniane. Qui è iniziata la fase più tattica della corsa, durata fino al chilometro 30, quando la
Straneo ha impresso una nuova accelerata. Un'azione che ha ridotto a tre atlete il gruppeto di testa.
L'etiope Melkamu si è subito staccata, subendo nel finale la rimonta della Fukushi. Gli ultimi chilometri sono stati un lungo testa a testa tra l'italiana e la Kiplagat. La campionessa del mondo in carica ha piazzato l'allungo decisivo a due chilometri dal termine, un'azione a cui Valeria non è riuscita a rispondere. Ma l'azzurra ha ben poco da rimproverarsi: l'argento, a 37 anni, vale come una vittoria.