Trasmessi gli atti alla Procura per le dichiarazioni di 33 testimoni, compresa Karima, e dello stesso
Silvio Berlusconi. Trasmessi gli atti anche per gli avvocati per violazione delle indagini difensive. Disposto il risarcimento in sede civile per Battilana, Danese e Fadil.
L'ex consigliera regionale si dice "soddisfatta anche se la pena è eccessiva", il giornalista annuncia querela per calunnia aggravata.
I giudici hanno condannato
Emilio Fede e Lele Mora a 7 anni a di reclusione, a
Nicole Minetti sono stati inflitti 5 anni. L’ex agente dei vip è stato condannato per favoreggiamento e induzione alla prostituzione, anche minorile, ma gli sono state riconosciute le attenuanti generiche. L’ex direttore del Tg4 è stato invece condannato per
favoreggiamento e induzione alla prostituzione delle ragazze maggiorenni mentre è stato assolto dall’induzione della prostituzione di Ruby. L’ex consigliera regionale del Pdl è stata condannata per favoreggiamento alla
prostituzione delle maggiorenni, assolta, per non aver commesso il fatto, per l’induzione alla prostituzione delle maggiorenni e assolta, per non aver commesso il fatto, per quanto riguarda il favoreggiamento e induzione alla prostituzione di Ruby.
Mora e Fede sono stati anche condannati all‘interdizione perpetua dei pubblici uffici, mentre per l’ex consigliera regionale del Pdl è stata fissata l’interdizione a 5 anni. I giudici, come già successo nel processo principale, hanno trasmesso gli atti alla Procura perché valutino le dichiarazioni di 33 testimoni della difesa compresa la stessa Ruby; disposta la trasmissione degli atti anche per lo stesso Silvio Berlusconi e dei suoi avvocati: Niccolò Ghedini e Piero Longo per violazione delle indagini difensive. Il 6-7 ottobre 2010 (prima che scoppiasse lo scandalo) e il 15 gennaio 2011 (il giorno dopo l’avviso di garanzia al Cavaliere) alcune ragazze furono convocate ad Arcore, senza dimenticare l’interrogatorio fantasma fatto a Karima. Durante le perquisizioni in casa di alcune Olgettine erano stati trovati verbali difensivi già compilati.
Il collegio ha stabilito anche il risarcimento in sede civile per le parti civili: le due ex miss piemontesi
Ambra Battilana e Chiara Danese e per la modella marocchina Imane Fadil. Respinta la richiesta di provvisionale. Mora e Fede dovranno pagare le spese di giudizio alle 3 ragazze: 10 mila euro per ciascuna.