Venezuela: la speranza tra minatori, prostitute e banditi

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Venezuela: la speranza tra minatori, prostitute e banditi

Messaggioda espertone » 28/09/2013, 15:24

Paolo Romagnosi - Nella polvere rossa. Racconti da Ciudad Dorada - GAM editrice
„Venezuela: la speranza tra minatori, prostitute 12enni e bambini banditi“


Paolo Romagnosi - Nella polvere rossa. Racconti da Ciudad Dorada - GAM editrice
„Tre anni in Venezuela, da volontario: la storia piena di tristezza ma piena di speranza del bresciano Paolo Romagnosi, rientrato in Italia lo scorso dicembre. Una storia di vita, raccontata in un libro: "Nella polvere rossa. Racconti da Ciudad Dorada"“

Paolo Romagnosi - Nella polvere rossa. Racconti da Ciudad Dorada - GAM editrice
„“Quattro anni sono tanti, e sono pure pochi. Ma in quelle terre ho visto una luce nuova, ho visto la gente che mi trascinava. Verso quella luce, verso quella speranza, per il futuro del mondo”. Questo è Nella polvere rossa. Racconti da Ciudad Dorada, primo libro di Paolo Romagnosi, volontario del Servizio Volontario Internazionale di Brescia rientrato in Italia nel dicembre del 2011 ma che, come ci anticipa poco prima della presentazione ufficiale, difficilmente ci resterà. Perché il volontariato ti cambia, ti cambia dentro.

Alla Trattoria Portieri di Via Trento, tra le luci soffuse della sala, Paolo Romagnosi racconta a Brescia la sua esperienza di vita in Venezuela. Raccolta in un piccolo libro di 88 pagine, edito da GAM editrice, in compagnia di Massimo Tedeschi (caporedattore Corriere Brescia), Mario Rubagotti (presidente SVI) e l’attore Elvio Basotti, protagonista oggi di tre letture appassionate, che di certo gli ricordano la sua passata esperienza venezuelana.

Ciudad Dorada è un piccolo villaggio, una piccola città, tra minatori e cercatori d’oro, puttane a 12 anni e ragazzini che crescono con le armi in tasca, donne giovani dal futuro torbido, ragazzi giovani che di futuro proprio non ne hanno. “Paolo parla come scrive – racconta Mario Rubagotti – e nel suo libro c’è proprio questo, senza grandi proclami. Un’esperienza vissuta giorno dopo giorno, tra le difficoltà della vita quotidiana”.

“Leggere questo testo? Un’emozione unica – aveva anticipato poco prima Massimo Tedeschi – che ci può avvicinare a quella parola, VOLONTARIATO, che spesso ci suona così lontana. Una scelta di campo, stare dalla parte della gente povera e semplice, una scelta ideologica, una scelta di vita”. E così, mentre Basotti legge e racconta la storia di Adriano, un cuoco che a causa di un infarto rinuncia ai cibi grassi (ma non alle sigarette), o la storia di un piccolo sicario che a 17 anni è già un killer esperto, e di fronte alla morte spesso sorride.

“Sono convinto di aver scritto quello che ho sentito, quello che ho provato – aggiunge l’autore – Io ho vissuto gioia, empatia, speranza. Ho conosciuto un valore antropologico così forte, la povertà, che non può che essere condiviso. Ho visto quella luce che da noi non c’è più, ho visto che un mondo migliore è possibile”. Con parole buone anche per Hugo Chavez, che nonostante tutto qualcosa ha cambiato, ha dato dignità a gente che non l’ha mai avuta in vita sua.

E quando quei posti noi li guardiamo da lontano, senza pensarci, siamo tutti complici di un sistema maledetto, di cui l’Occidente ne è primo carnefice. “La responsabilità dei problemi che attanagliano il mondo è soprattutto nostra, le distanze ormai si sono azzerate. Forse è tempo di cambiarlo questo mondo, cominciando da qui”.“

http://www.bresciatoday.it/cronaca/paol ... orada.html
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Re: Venezuela: la speranza tra minatori, prostitute e bandit

Messaggioda vice55 » 03/11/2013, 23:27

E quando quei posti noi li guardiamo da lontano, senza pensarci, siamo tutti complici di un sistema maledetto, di cui l’Occidente ne è primo carnefice. “La responsabilità dei problemi che attanagliano il mondo è soprattutto nostra, le distanze ormai si sono azzerate. Forse è tempo di cambiarlo questo mondo, cominciando da qui”.“
Condivido in pieno queste parole. Ma riguardo a il" fu' Hugo Chavez", PER FAVORE.NON DICIAMO FESSERIE.
All'eta' di 23 anni (1980) dopo la laurea andai in Venezuela perché gia' l'Italia di allora mi faceva schifo. Ho lavorato fino al 2004 in Venezuela tra Caracas (qualche anno), a El Callao -Eldorado nelle miniere d'oro ( per circa 8 anni) ed infine all'Isola di Margarita, costruendomi un villaggio turistico en Playa El Agua. Il contrasto tra povertà e ricchezza e' sempre stato evidente non solo in Venezuela ma in tutti i Paesi di Latinoamerica. Allontanandoti dalle grandi città, vedevi ancora gente umile ma con dignità, ospitalità ed una educazione innata che non hanno i nostri laureati.
Ho vissuto personalmente nel 1999 il passaggio dalla pseudodemocrazia ( alternanza tra il partito Copei -Democrazia Cristiana- ed los ADECOS de Action democratica (socialisti democratici). Gli uni finanziati ed assessorati dalla DC Italiana dell'epoca e gli altri erano il partito di Carlos Andrez Perez socio commerciale di Rockfeller e Felipe Gonzales. Vi potete immaginare.!!!! Hanno ipotecato il Paese per 20 anni ( dalla crisi petrolifera del 74, fino a tutti gli anni 90).L'ultima campagna elettorale (quella del 1999) questi due partiti che si scannavano tra scandali e scandali, quando si accorsero che Hugo Chavez secondo i sondaggi avrebbe vinto le elezioni, SI UNIRONO e presentarono un candidato unico (La Ex Miss Venezuela)... da ridere. Io personalmente NON votai a Chavez (anche se mi facevano schifo sia Accion Democratica che Copei),ed a essere sincero, ad ascoltare le sue parole la sera della "toma de poder" ed i suoi proponimenti per eliminare la povertà, ridurre la delinquenza, per fare del Venezuela un paese con equita' sociale e sviluppo,....sinceramente mi vennero i brividi e pensai:" se solo realizzasse il 50% di quello che vuole fare" SAREBBE FANTASTICO. Ma purtroppo restarono tutte illusioni, retorica, e grande pubblicità. La situazione vi posso garantire e' molto peggiore di quando ci stavano i due partiti ladroni (COPEI e AD). Come al solito, quelli che leccavano il Regime da morti di fame si sono fatti i conti in Dollari Usa, semplici soldatini che appoggiarono Chavez sono diventati in un anno Generali e si sono comprati ville da milioni di Dollari a Puerto La Cruz (eranno ville di grandi industriali).I capi storici del PCV partito Comunista venezolano che lo avevano appoggiato nella campagna elettorale, dopo un po sono stati fatti fuori (non fisicamente) ma politicamente. Chavez ha voluto scimmiottare Fidel Castro. Non mi e' mai piaciuto Fidel, pero oggi alla luce della storia devo riconoscerli il merito di essere stato COERENTE (a parte puttane e sigari) non si e' mai voluto arricchire. Chavez, che veniva da un paesino dell'entroterra da una famiglia con il padre maestro elementare e fratelli senza arte ne parte, si e' arricchito ed ha fatto arricchire la sua famiglia con milioni di dollari. Ha chiuso televisioni che lo criticavano, ha chiuso giornali, tutta l'informazione doveva essere la sua. La domenica per anni, oscurava tutti i restanti canali televisivi e parlava da solo per ore e ore. UN EGOCENTRICO, SCEMO E CON UNA CULTURA DA 5° ELEMENTARE. Il problema e' che il 50% de los venezolanos non ha la minima cultura e crede a tutte le pagliacciate che gli si dicono. (Ma anche noi in Italia siamo su quella strada). I RICCHI CHE RUBAVANO ED I BUROCRATI sono semplicemente stati sostituiti da ALTRI PERSONAGGI LADRONI, non e' cambiato nulla, ed oggi e' ancora peggio di prima. Ma qui in Italia, mi sa che stiamo arrivando al loro livello in quanto a disuguaglianza sociale. Io non so quale possa essere la soluzione... ma avrei una gran voglia di una grande sollevazione a livello mondiale che ristabilisca un pò di giustizia sociale.
Scusate il mio Italiano un poco imbastardito dopo tanti anni di estero. Non faccio il giornalista ma sono solo ingegnere. saluti a tutti, Ma non mi si venga a parlare bene di Chavez perché sono tutte stronzate...e lo dico perché ci ho vissuto e non solamente 4 anni.
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