da NINO ZANTIFLORE » 04/11/2013, 14:59
Scusate l’intromissione, ma sono incappato in questo thread e visto che sono stato citato, vorrei avere dei chiarimenti da Martingala.
Cito la parte interessata.
“Su un vecchio articolo di Zantiflore ho "rubato" un suo spunto per costuire questo mio attacco di gioco.
Zantiflore, tra l'altro sbagliando, sosteneva che su un ciclo di 36 boules, vedere tutte le 12 terzine con 3 uscite, equivaleva a vedere 36 numeri diversi in altrettante boules.
Dopo qualche anno posso dire senza paura di essere smentito che Zantiflore sbagliava, però quella sua considerazione mi accese una lampadina sulla fronte e decisi di creare questo elementare attacco al tempo stesso utile e quasi infallibile.
Purtroppo serve una cassa di gioco molto forte per sostenere tutta la manovra che tra l'altro si presta a molte interpretazioni. Osservate qualsiasi ciclo da 36 su permanenze reali o dove volete voi (magari anche su xtreme dove potete analizzare anche le statistich) e vedrete che mai avremo 12 terzine con distribuzione equa. Intendo dire 12 terzine con 3 uscite per le 36 boules. Di media avremo da 3 a 5 terzine con presenze superiori a 3.”
Martingala, esordisci dicendo che sbaglio a dire che in 36 spin non si realizza un equilibrio di terzine che escono tutte soltanto 3 volte ciascuna. Si perché il senso della frase “equivaleva a vedere 36 numeri diversi in altrettante boules” vuol dire esattamente questo: non ci sarà mai l’equilibrio perfetto fra le terzine. Dov’è che sbaglio?
Poi ci dici: “vedrete che mai avremo 12 terzine con distribuzione equa. Intendo dire 12 terzine con 3 uscite per le 36 boules. Di media avremo da 3 a 5 terzine con presenze superiori a 3”.
Ti rendi conto che stai dicendo la stessa cosa? Dov’è che ho sbagliato? Forse vuoi dire che in 36 spin possono uscire 36 numeri diversi? Non credo perché poi affermi il contrario. Comunque la cosa mi lascia esterrefatto.
Poi continui:
L'idea originale era molto semplice: Coprire tutte le terzine che nel corso delle 36 boules arrivavano alla 3^ sortita. Facile immaginare che una di loro, prima o poi, sarebbe arrivata alla 4^ presenza e ci avrebbe dato l'utile. Purtroppo 36 colpi sono tanti e molte volte la terza sortita arrivava già nei primi 10 colpi e poi si aggiungevano altre terzine con le 3 sortite e allora diventava difficile gestire la cassa. Sia chiaro che con questo procedimento originale non avrei mai perso !!!!!
Vi sfido a presentarmi una permanenza di 36 boules con le 12 terzine, tutte a 3 presenze!! Magari la troverete ma sarà molto difficile.
Questo gioco si chiama “LA CRESTA DELL’ONDA” ed è compreso nel mio libro LA FINE DELL’AZZARDO pubblicato nel 1986.
Già nel libro si raccomanda la partenza ottimale dopo una ventina di spin e senza alcuna chiusura scaduta. Tu ne accetti una e ti limiti ad attaccare le successive tre. Questa è una modifica che può limitare lo scoperto, ma che comunque è già stata utilizzata, anche con varianti, da Cristina, citata in uno dei miei ultimi post nel mio Blog.
Poi dici di aver creato una progressione e perciò sono andato a vederla. Dovresti spiegarmi il significato della colonna “andamento”.
Non è altro che una montante a “riduzione logica”. Non capisco dove sta il particolare sviluppo. La riduzione logica è una montante con la quale ottieni un utile a qualsiasi punto della progressione e tale utile non deve essere inferiore a 0 o superiore all’incasso base della Chance. Quindi per le terzine deve essere compreso tra 1 e 12. E’ una montante che si fa automaticamente, a prima vista dell’esposizione del momento. Basta sapere quanto è lo scoperto e quanto si incassa prendendo la terzina.
Io non vorrei rompere le uova a nessuno, però mi dovresti spiegare dove ho sbagliato in questo gioco che già facevo negli anni 70-80 a Venezia e a Montecarlo.